PALERMO-CATANIA 5-1

PALERMO: Sicignano, Ferri, Montalbano, Giampietro, Chionna, Brienza (43' s.t. Cardascio), Bombardini, Di Donato, La Grotteria (25' s.t. Elia), Cappioli, Belmonte (33' s.t. Furiani). In panch.: Aprile, Lisuzzo, Maggiolini, Accardi. All.: Sonzogni

CATANIA: Zancopé, Marzio, Recchi, Baronchelli, Zeoli, Napolioni, Caracciolo, Capparella (17' s.t. Cicconi), Marziano, Marino, (42' p.t. Turchi), Passiatore. In panchina: Zappina, Orfei, Tarini, Macaluso. All.: Guerini

ARBITRO: Dattilo di Locri

RETI: 26' p.t. Cappioli (rig.) 30' La Grotteria 22' s.t. Cicconi 29' s.t. Cappioli 37' e 53' s.t. Elia

NOTE: Spettatori 29.332, abbonati 2.546. Incasso 571.353.235 lire, quota abbonati 46.802.847 lire. Espulso Baronchelli al 53' s.t. Ammoniti Zeoli, Cappioli e Recchi Angoli: 7-6 per il Catania. Recupero 2' p.t./8' s.t.

LA PARTITA

Finisce con una disfatta per il Catania di Gaucci, con Guerini per la prima volta sulla panchina etnea, e con un trionfo per il Palermo e per i 30 mila che hanno affollato la "Favorita": uno spettacolo nello spettacolo. E' la partita più attesa per la rivalità che divide le due tifoserie e perché dopo anni, grazie alle nuove proprietà, sia Palermo che Catania sembrano competitive per tornare nel calcio che conta. Dal capoluogo etneo sono arrivati circa 500 tifosi, sistemati sotto la curva sud. E in quello spicchio di curva i catanesi hanno fatto l'inferno: la polizia li ha caricati ripetutamente e ha lanciato i gas lacrimogeni sia nel primo che nel secondo tempo. Loro hanno persino lanciato in campo un fumogeno che ha colpito il giocatore catanese Marzio. Inoltre c'è stato un fitto lancio di oggetti e pietre prima e durante la partita, sia da parte dei catanesi che dei tifosi palermitani della curva sud. Partita molto attesa, si è detto, e il focoso presidente del Catania Gaucci ci aveva messo del suo per rendere il clima più rovente esonerando domenica scorsa l'allenatore Iaconi al termine del pari contro il Savoia. Si gioca in notturna (è il posticipo del lunedì) e questo accresce il fascino della sfida. All'ingresso delle squadre la curva nord le accoglie con i fuochi d'artificio. Guerini apporta qualche novità: fuori Cicconi, dentro Napolioni, punte Marino e Passiatore. Il Palermo è più in palla: La Grotteria al 23' si vede respinto il tiro, al 25' l'argentino si infila tra Baronchelli e Zeoli che lo stringono: rigore, trasforma Cappioli. Alla mezzora il capitano rosanero ci prova su punizione, ma Zancopé ci arriva. Due minuti più tardi il raddoppio: cross di Bombardini, Belmonte anticipa il portiere etneo uscito male, traversa e poi La Grotteria che mette dentro di testa a porta vuota. La "Favorita" si infiamma: trovare per il Catania la forza per giocare in un ambiente così non è facile. Gli etnei ci provano con Marziano di testa al 36', ma Belmonte potrebbe segnare il 3-0 su assist di Giampietro partito dall'area rosa e arrivato a tre quarti campo.Nel finale di tempo, Sicignano respinge un'insidiosa punizione di Capparella. Ripresa: il Catania davanti ha ora Turchi (entrato nel finale di 1° tempo) e Cicconi, che entra al quarto d'ora. Guerini gioca la carta delle 3 punte. E sembra andargli bene. Cicconi segna con un bel tiro al volo su cross di Marziano. E' il momento peggiore per i rosanero, e a togliere le castagne dal fuoco per il Palermo ci pensa il capitano Cappioli che dopo 8 giornate e tanti tentativi segna finalmente su punizione. Perfetto tiro all'incrocio dei pali da 22-23 metri. Zancopé non può farci proprio nulla. E' la fine per il Catania e l'inizio del trionfo rosanero. Entra Elia che vuole mettere la propria firma sulla partita. Al 37' su cross da sinistra di Bombardini il gol di testa del 4-1, e nel recupero (dovuto al fumogeno che ha colpito Marzio) il 5-1 al termine di un'azione personale ancora di Bombardini che dopo aver fatto fuori una serie di avversari ha ceduto a Elia, nell'impossibilità di calciare lui. Strepitosa vittoria del Palermo, la più entusiasmante dalle notti di Coppa Italia contro Parma e Vicenza.

LE PAGELLE

Sicignano 6,5. Una sola, difficile, parata sulla punizione di Capparella. Incolpevole sul tiro di Cicconi.

Ferri 7. Gioca con attenzione e umiltà in difesa e in appoggio stavolta è molto utile. Serve a La Grotteria la palla che porterà al rigore dell'1-0.

Montalbano 6. Un paio di sgroppate delle sue ma anche qualche disattenzione sulla fascia di competenza, cioè la sinistra.

Giampietro 7. Forse la miglior partita da quando è a Palermo. Gioca persino con più attenzione delle altre volte e gli riesce una percussione centrale alla Beckenbauer.

Chionna 6. Attento sulle punte catanesi. Se serve non si fa scrupoli nel gettare la palla in tribuna.

Brienza 7. Non si fa vedere granché in zona gol, ma non sbaglia nulla. Ha la grande dote della rapidità e piedi buoni. Fin quando ha retto il fiato non ha sbagliato nulla.

(Cardascio s.v. Pochi minuti in campo col Palermo ormai dominatore)

Bombardini 7. I due assist ad Elia nel finale sono suoi, e suo è il cross a Belmonte che porta al 2-0. Quando è concentrato è di categoria superiore.

Di Donato 7. E' l'alter ego di Cappioli. Se Platini aveva Bonini, l'ex romanista ha Di Donato. Operaio diligente, sempre presente all'appello. Corre e non ha paura.

La Grotteria 7. "El Caballo" apre la festa scardinando la difesa etnea. La taglia in fette in occasione dell'1-0 e raddoppia personalmente da opportunista. Esce nella ripresa dopo aver preso una botta.

(Elia 7. Venticinque minuti, due gol. Che dire di più? Il primo, specialmente, è da grande attaccante d'area.)

Cappioli 8. Il leader stavolta segna una doppietta. Il primo su rigore (col pallone pesante un macigno) e il secondo con una punizione da manuale. Oltre a questo, una regia attenta e anche grande corsa.

Belmonte 6,5. E' decisivo nell'azione del 2-0 quando sale in cielo per andare a deviare il cross di Bombardini anticipando Zancopé.

(Furiani 6. Entra per tamponare quando il Palermo ha già in tasca la vittoria).

LE INTERVISTE

Tutti sembrano impazziti per il trionfo sul Catania. Tutti tranne lui, l'uomo dal volto impassibile, l'uomo di ghiaccio: Giuliano Sonzogni, tecnico del Palermo. "Per me tutto rimane come prima", dice il bergamasco. "Sono contento per la squadra e la città", aggiunge. "Non guardo la classifica adesso, e non la guarderò fino all'inizio del girone di ritorno, la squadra mi segue e i risultati si vedono. Non esaltiamoci, ci sono da giocare ancora 26 partite, e tutte le avversarie meritano rispetto". Il tecnico elogia la squadra ed elogia (come potrebbe fare altrimenti?) lo straordinario pubblico del Palermo. "Bene, la città ha dimostrato che vuole andare in B. Ma mi piacerebbe che ci fosse lo stesso pubblico anche con le altre squadre, non solo nel derby". Il capitano rosa Massimiliano Cappioli: "I derby mi esaltano (e lui ha giocato anche quello di Roma, ndr). C'è stata un'atmosfera da serie A, bisognava ripagare questa gente". Il presidente Sergio D'Antoni si presenta in sala stampa con un largo sorriso: "Il primo obiettivo è centrato, portare la gente allo stadio. Ne restano due, la serie B e la serie A". Gli avversari, infine. Vincenzo Guerini ha debuttato in questa sfida e peggio proprio non poteva andare: "Era una partita riservata a gente con grande personalità, invece abbiamo commesso troppi errori. Credo che molti giocatori abbiano sentito in modo eccessivo la partita: la pressione della piazza per il derby li ha messi in profonda crisi" Sul Palermo il neo tecnico del Catania dice: "Squadra pratica, 5 puntate a rete e 5 gol". Ora l'allenatore etneo aspetta i rinforzi: "Servono, l'obiettivo primario non è stato abbandonato".