NOTE:
Spettatori 9.000 circa Espulsi al 6' s.t. Morgia ed il secondo Madocci Ammoniti
Paratici, Marta, Puccinelli, Greco, Frezza, Bombardini, Cappioli Angoli: 6-3
per il Savoia. Recupero: 2' p.t./5' s.t.
LA
PARTITA
Dopo
il trionfo, il tonfo. Il Palermo rimette bruscamente i piedi per terra dopo
aver sognato alla fine del derby. Una lezione da parte di Morgia. Il Savoia
ha corso di più, ha giocato con più lucidità, ha inventato, ha pressato, ha
"picchiato" come è nello stile aggressivo dell'ex tecnico del Palermo ed i rosa
sono rimasti annichiliti. Una caduta così brutta che nessuno se l'aspettava.
Morgia e tutti gli ex del "branco" si sono presi una rivincita con i fiocchi.
Adesso la squadra campana è a pari punti con il Palermo e c'è da temerla, perché
è una grande squadra. I rosa vanno persino in vantaggio con un'invenzione di
Elia che segna da 30 metri con un pallonetto degno di Maradona. L'ex giocatore
del Crotone ha visto il portiere fuori dai pali e l'ha beffato con un lunghissimo
tiro d'esterno destro. Sembrava l'ennesimo trionfo. E' stato l'inizio della
disfatta. Una squadra molle, quella rosa, che s'è fatta aggredire e mettere
sotto dall'undici di Torre Annunziata che pareva invece assatanato. I bianchi
di casa hanno ribaltato la situazione nel giro di due minuti: al 24' il difensore
Pellegrini ha girato a rete in mischia su traversone da destra di Puccinelli,
al 26' Greco ha insaccato da centro area, solo, su cross ancora da destra, ancora
di Puccinelli. Il Savoia non si è fermato: al 35' Greco s'è fatto parare da
Sicignano il possibile 3-1 su passaggio dello scatenato congolese Kanyengele.
Tutta la reazione del Palermo è stata una punizione centrale di Cappioli mentre
ancora Sicignano ha dovuto fermare Greco. Due stop mancati sotto porta, di La
Grotteria e Fresta, hanno chiuso il tempo. La ripresa si è aperta come si era
chiuso il 1° tempo: con il Savoia scatenato in avanti. Troppa per il Palermo
di oggi la vena di Puccinelli, Kanyengele, Greco. Al 5' il 3-1 che praticamente
ha chiuso la partita. Da Greco a Kanyengele e palla dentro in diagonale con
i giocatori del Palermo fermi a guardare. I tifosi di casa festeggiano ma un
petardo colpisce Gregori. Il portiere del Savoia si lascia prendere da una crisi
di rabbia, abbandona addirittura il campo, Morgia ed il secondo Madocci vanno
a riprenderlo e lo riportano nel rettangolo di gioco ed il fiscalissimo arbitro
Ioseffi li espelle entrambi. La mezzora che rimane per il Palermo è un'agonia.
Il Savoia affonda quando vuole. Al 20' il raddoppio personale del congolese
Kanyengele, una freccia piantata nel ventre molle del Palermo, grazie a un lancio
che filtra e ad un diagonale facile facile. Il calvario non è finito. Tutti
i bianchi vogliono la gloria personale e Carello, da poco entrato, mette dentro
in diagonale grazie alla decisiva deviazione di Ferri. Finisce così, per il
Palermo è l'ora della riflessione dopo la sbornia.
"Non ero euforico lunedì e non sono depresso oggi" dice subito
Giuliano Sonzogni nell'analizzare questa disfatta, la prima sconfitta in campionato
del Palermo. "Abbiamo preso 4 gol in otto partite e 5 oggi, segno che si tratta
di una giornata storta che di più non si può - continua l'allenatore del Palermo
-. Sapevamo che il Savoia sarebbe stato pericoloso sulle fasce ma questo non
ci ha impedito di arginarli". Una battuta, infine, sul grande agonismo che ha
caratterizzato la gara degli uomini di Morgia. "Nel 2° tempo - dice l'allenatore
rosanero - ho visto poco calcio giocato e molto far west, in campo e sugli spalti.
C'è un limite a tutto". In effetti, il direttore sportivo rosa Giorgio Perinetti
ha dovuto lasciare la tribuna perché aggredito. Ha lasciato lo stadio con due
agenti". Polemiche anche da Christian Kanyengele, eroe della partita: "Sono
stato offeso da Belmonte con frasi razziste", dice il giocatore congolese. L'attaccante
del Palermo smentisce: "Ci siamo detti qualche parola, ma il razzismo non c'entra
nulla. Era "gasato" dopo il gol del 5-1 e mi ha offeso. Io gli solo risposto".
Puccinelli, altro grande protagonista, si mostra cavalleresco. "Volevo vincere,
non umiliare la mia ex squadra. Ma credo che il Savoia abbia un altro passo
anche rispetto al Palermo". Tito Chionna invita a non drammatizzare: "Ci saranno
altri scontri diretti. Guardiamo avanti".