L'AQUILA-PALERMO 1-0

L'AQUILA: Paoletti, Bennardo, Grossi, R. Perna, Cagnale, Brescia, Bellé, (31' s.t. Mirabile), Micco (38' p.t. Cinelli), Di Nicola (36' s.t. Tatomir), Battaglia, Cecchini (43' s.t. Scotti). In panch.: Grilli, De Amicis, Lanotte, Di Corcia. All.: Stringara

PALERMO: Sicignano, Ferri, Montalbano (38' s.t. Quadrini), Giampietro, Chionna, Brienza (16' s.t. Furiani), Bombardini (16' s.t. Belmonte), Di Donato, La Grotteria, Cappioli, Elia. In panch.: Aprile, A. Perna, Maggiolini, Mancino. All.: Sonzogni

ARBITRO: Rizzoli di Bologna

RETE: 43' p.t. Grossi

NOTE: Spettatori 5.500 circa (5.425 paganti, incasso 94 milioni 265 mila lire) sospesi abbonamenti e ingressi omaggio. Ammoniti Montalbano, Micco, Bombardini, Cagnale, Bennardo Angoli: 3-2 per il Palermo.

LA PARTITA

Seconda sconfitta consecutiva per il Palermo, che perde anche a L'Aquila 7 giorni dopo Torre Annunziata, si fa raggiungere dalla squadra abruzzese e superare dal Savoia che ha vinto a Fermo. I rosa non hanno giocato male come una settimana fa, ma non hanno nemmeno dato l'impressione di forza e di voglia che ci si attendeva dopo il tremendo rovescio contro la squadra di Morgia 7 giorni fa. E' stata una partita a scacchi che L'aquila ha saputo interpretare bene e vincere grazie ad un errore difensivo dei rosa. La squadra allenata da Paolo Stringara si conferma una buona squadra che dirà la sua in chiave promozione. Le prime buone occasioni della partita sono del Palermo con Di Donato e Brienza al 19' e al 26' ma sono tiri deboli parati da Paoletti. Altre due buone opportunità capitano a Bombardini nel giro di due minuti (36' e 37') ma l'esterno rosanero non ne approfitta: prima non riesce a concludere, poi non centra la porta. Un minuto prima ci aveva provato La Grotteria con un'azione in dribbling e conclusione fuori. Al 36' una sostituzione che cambierà la storia della partita. Stringara fa uscire Micco e fa entrare Cinelli spostando Bellé sulla sinistra. Una mossa che si rivelerà determinante per la vivacità di Bellé su quella fascia. Il finale di tempo è dei padroni di casa: al 41' di testa il capocannoniere del campionato Di Nicola sfiora il palo, due minuti dopo su corner di Battaglia battuto sul primo palo, la difesa si fa anticipare da Grossi che gira in rete. Il Palermo va in bambola e L'Aquila potrebbe raddoppiare. Da Bellé a Cinelli, cross al centro e Di Nicola, solissimo, mette alto. Nella ripresa i rosa partono a mille e creano subito l'occasione più grossa per pareggiare. Fa tutto Brienza: entra in area, fa fuori un paio di avversari con un dribbling a rientrare e con un sinistro a girare colpisce il palo. Un minuto dopo ci prova Cappioli, ma Paoletti para in due tempi. Al quarto d'ora Sonzogni toglie un po' a sorpresa Brienza per far entrare Furiani. I rosa a poco a poco si spengono. La Grotteria si intestardisce in dribbling continui che non gli riescono, ci prova due volte Elia ed anche Belmonte nel finale ma sono tiri poco pericolosi che Paoletti può parare con facilità. Le conclusioni più pericolose arrivano invece dai giocatori de L'Aquila che con Tatomir al 35' e Cinelli al 46' siorano la rete. Seconda sconfitta di fila e per il Palermo tutto torna in discussione. Si deve ripartire da zero, il campionato ricomincia adesso.

LE PAGELLE

Sicignano 5,5. Ha anche lui responsabilità sul gol. Il portiere deve essere padrone dell'area piccola, anche se davanti a lui c'erano parecchi giocatori in occasione del corner

Ferri 6. Lotta con la consueta grinta su ogni palla. E continua a sbagliare poco, perché gioca sempre concentrato. In fase di proposizione non fa granché.

Montalbano 5,5. Spinge, ma senza incidere più di tanto, e lascia sguarnita la fascia di competenza. Anche nella stagione scorsa spingeva molto, ma con ben altro costrutto.

Quadrini s.v. Torna in campo nel finale. E' già un bene.

Giampietro 7. Il migliore. E non è la prima volta. Mette mille pezze dietro e spinge la squadra in avanti, giocando sempre con senso della misura. E nel finale tenta anch'esso la carica con grande vigoria.

Chionna 5,5. Un errore e mezzo, almeno. Sul gol fa parte del grappolo di uomini che lascia Grossi indisturbato al momento di colpire. E poi lascia da solo Di Nicola che per fortuna sbaglia.

Brienza 6,5. E' tra quelli che ci provano di più. Ad inizio ripresa colpisce il paolo con un'azione da campione. Fin quando Bellé non si sposta sul suo lato gioca bene, poi è costretto a difendere. E Sonzogni lo toglie dal campo.

Belmonte 5,5. Solo un colpo di testa a tempo scaduto.Tiene troppo la palla.

Bombardini 5. "Bomba" è giù.A Torre Annunziata e L'Aquila è ripiombato nell'abulia dei giorni peggiori mostrando tutto quello che non va nel suo repertorio. Qui non salta mai l'avversario diretto e quando ha la palla buona (due, per la precisione) le sbaglia.

Furiani 6. Forse dovrebbe essere impiegato di più in questo momento in cui le prime scelte sono un po' appannate. Spinge la squadra con un paio di puntate.

Di Donato 6. Lui in mezzo al campo la sua parte la fa sempre. Corre, insegue, tampona gli avversari senza mollare mai un metro.

La Grotteria 5,5. Momento no anche per lui. Stavolta ci mette l'impegno, è attivo e voglioso ma la miccia della sua classe si accende troppo di rado.

Cappioli 5,5. Il fatto che non sia in gran forma si vede da come calcia tre punizione dal limite, la sua specialità: alle stelle. Orchestra a centrocampo, ma non è efficace come in altre circostanze.

Elia 5,5. Salva in parte il suo bilancio per l'impegno che ci mette, rientra spesso per proporre il passaggio ma c'è da dire che le punte sono servite pochissimo

LE INTERVISTE

Stavolta Sonzogni è duro, come da tempo non lo si vedeva. Il tecnico rosanero analizza la seconda sconfitta del Palermo contro un'altra avversaria di alta classifica e lo fa senza mezzi termini. Con la schiettezza che gli è consueta. "Usciamo ridimensionati dagli impegni di Torre Annunziata e L'Aquila. Non siamo forti come qualcuno pensava, riflettiamo sulla realtà con calma, senza fare drammi". Sonzogni parla riguardo quella inclinazione dei suoi giocatori a tentare di far tutto da soli. "Per vincere una battaglia ci vogliono sì i solisti, ma soprattutto un buon gruppo. Ho l'impressione che il Palermo stia perdendo la propria identità". Riguardo all'attacco, il tecnico dice: "Siamo l'unica squadra d'Italia ad avere tre soli attaccanti, spero la società provveda". Messaggio più chiaro di così non si può. E il presidente D'Antoni risponde: "Stiamo cercando qualche rinforzo, ma ho visto una squadra migliore rispetto a sette giorni fa". Capitan Cappioli non si dice preoccupato per la doppia sconfitta: "La squadra è viva, nel 2° tempo la palla l'avevamo sempre noi. La nostra è una buona squadra, continuiamo ad aver fiducia".