CENTROCAMPISTI
( Tutte le foto sono di Tullio Puglia )

DAVIDE BOMBARDINI
26 anni - Laterale sinistro di centrocampo - VOTO 8

Uno dei tre rigori procurati da Bombardini: questo con l'Avellino

Straordinario. Non ha difficoltà ad ammettere che si tratta della migliore stagione della sua carriera. Classico talento finora inesploso. L'ha avuto la Reggina che non l'ha mai tenuto pur intuendone le grandi potenzialità, il Palermo l'ha preso nella passata stagione ma non aveva fatto grandi cose. Nei primi giorni di ritiro, Sonzogni dice: "Bombardini non ha mai dato quel che poteva". Cappioli gli vede fare una gran cosa in allenamento e gli dice: "Quest'anno diventerai un grande giocatore". Leggenda vuole che il capitano gli abbia anche detto: "Sei più forte di Rapaijc", il forte mancino slavo suo compagno a Perugia. Ancora discontinuo nella prima parte della stagione in cui "stecca" anche qualche gara (espulso ad Andria e, più avanti, a Catania) ma è sempre decisivo. Arma offensiva di cui il Palermo non può fare a meno. Manda in gol tutti gli attaccanti rosanero, alla fine totalizza qualcosa come 7 assist, cioè mette 7 volte i compagni davanti alla porta e 3 rigori procurati, oltre ai 6 gol (record personale) segnati in proprio e due in Coppa Italia. Nella 2ª parte della stagione, non è più nemmeno discontinuo, è semplicemente trascinante. Contro L'Aquila, gli avversari dicono: "Ci ha battuto Bombardini", contro la Viterbese nello spazio di qualche centimetro fa fuori due giocatori in dribbling dando il via al 3-1 di Brienza. Elegante, forte fisicamente, grande progressione, tecnica eccellente, devastante negli spazi, fortissimo nello stretto. Per essere un "fenomeno" gli manca un po' il senso del gol. Secondo noi, non è pronto per la "B", è maturo per la "A". Da vedere contro avversari migliori di quelli di C, ma se mantiene questi livelli, e non esageriamo, è tra i migliori mancini d'attacco d'Italia. Per Sella non è un centrocampista, è un attaccante. Ideale per il 4-3-3 perché in grado di aprire da sinistra le difese. Speriamo siano definitivamente maturate la sua capacità di rimanere sempre concentrato e la sua determinazione. 30 presenze; 2529 minuti giocati; 6 gol (più 2 in Coppa Italia); 7 assist; 3 rigori a favore procurati; 5 sostituzioni avute; 2 sostituzioni fatte; 7 cartellini gialli; 2 cartellini rossi.

FRANCO BRIENZA
21 anni - laterale destro di centrocampo - VOTO 7,5

Brienza sulla sua fascia destra: qui ad Avellino

Mezzo voto in meno rispetto a Bombardini perché cala nel finale di campionato. Quando si "siede" lui, dopo il 3-1 all'Aquila suggellato da un suo gol, il Palermo "vede le streghe" facendosi recuperare 8 punti dal Messina nelle "cinque orribili giornate". Arma letale come Bombardini ma dall'altro lato, scardina le difese da destra grazie a una velocità eccezionale e a una tecnica ottima. E lui, di base, è mancino. Secondo noi è, come Bombardini, un altro che ringraziare Sonzogni. Arriva come attaccante, dopo un paio di stagioni (e pochi gol) a Foggia, all'inizio fa la riserva in avanti. Ma quando entra, decide le partite. Alla 6ª giornata, complice il grave infortunio che colpisce De Vezze, comincia dal primo minuto. Non uscirà più. Il Palermo fa arrivare Cardascio dalla serie A, che "gli" farà la panchina, e lo stesso dicasi per Maggiolini, che non riuscirà minimamente a scalfirgli il posto. Segna poco, ma crea scompiglio con le sue accelerazioni. Due gli assist, un rigore procurato, due gol. Sonzogni stravede per lui, perché è forte in attacco e si ricorda di coprire. Quando riesce a salvare anche un gol sulla linea di porta del Palermo, il tecnico, pur non nominandolo, fa capire che il futuro di uno così è assicurato. Risulterà, alla fine, il rosanero dal rendimento più elevato. Dopo una stagione giocata "a mille", nel finale sente il bisogno di rifiatare e finisce fuori per qualche partita. Ma è giovane, serio e ha una mentalità da grande professionista: subisce mille falli ma non protesta o reagisce mai. Difficilmente rimetterà piede in serie C. 31 presenze; 2025 minuti giocati; 2 gol; 2 assist; 1 rigore a favore procurato; 16 sostituzioni avute; 6 sostituzioni fatte; 2 cartellini gialli.

MASSIMILIANO CAPPIOLI
33 anni - interno - VOTO 8,5

Quindici volte braccia al cielo, quindici volte capitano, quindici volte lider massimo

A lui spetta il voto più alto perché è il capocannoniere della squadra. Arrivato d'estate, dopo dieci campionati di A, coppe varie e una presenza in nazionale, prende per mano il Palermo. Non offre sempre un rendimento elevatissimo, ma fa sentire la "presenza" della sua straordinaria carriera facendo valere intelligenza tattica, esperienza e buona tecnica. Segna 15 gol, 6 su rigore (due li sbaglia). Spesso protagonista nelle partite più importanti: doppietta e una partita fantastica col Catania all'andata, una gran rete ma anche un errore dal dischetto e un altro in disimpegno costato l'1-1 col Messina alla "Favorita", un gol all'Aquila nel ritorno, la rete al 90' col Savoia che regala i 3 punti e una grande gioia ai 27 mila tifosi presenti. Gioca da regista classico, a centrocampo: grandi lanci, belle aperture, non molto dinamico e non troppo pressing sugli avversari, tanto ci pensa Di Donato. E quando "segue" l'azione arrivando a tirare dal limite, spesso fa male. Sale di rendimento nel ritorno segnando reti decisive; tira tantissime punizioni, solo due vanno a segno: col Catania e a Giulianova, dove l'errore di Di Muro nel finale evita la sconfitta. Certe corse a braccia larghe dopo i gol o a fine partita dopo vittorie importanti e l'arrampicarsi sulla ringhiera per festeggiare più vicino ai tifosi non saranno dimenticate. Come quella mano sul cuore nella maglietta rosanero nell'euforia dell'immediato dopo Ascoli, quando la promozione era stata finalmente raggiunta. 32 presenze; 2873 minuti giocati; 15 gol (più 1 in Coppa Italia); 1 assist; 2 sostituzioni avute; 5 cartellini gialli.

CARLO CARDASCIO
21 anni - Laterale di centrocampo - VOTO 5

Cardascio lotta a Catania contro l'Atletico

Tra le delusioni di questo Palermo. E' arrivato a stagione inoltrata, forse di mala voglia perché pensava di giocare in serie A nel Bari. Non ha fatto vedere quasi nulla. Ha doti tecniche indiscutibili, ma a Palermo spesso è rimasto fuori dal gioco, facendo poco per incidere. Appena arrivato doveva essere titolare fisso, era stato preso perché ai rosa mancava un laterale destro a centrocampo, dove si stava adattando De Vezze. Ha giocato dal primo minuto contro l'Avellino, poi è andato fuori e praticamente non è più rientrato. Abulico, Sonzogni ha più volte tentato di inserirlo (almeno all'inizio) ma senza ottenere granché. Il punto più basso alla 32ª contro l'Andria: preferito a uno stanco Brienza, è stato sostituito al dopo poco più di mezz'ora. 16 presenze; 422 minuti giocati; 3 sostituzioni avute; 12 sostituzioni fatte.

DANIELE DE VEZZE
21 anni - centrocampista - VOTO 6,5

De Vezze: testa alta, piedi buoni

Un giocatore dal futuro assicurato, da quel poco che s'è visto a Palermo. Quantità e qualità, rapidità, piedi buoni, intelligenza tattica, capacità di adattarsi. Impressionò tutti fin dai primi giorni di ritiro. Romano, cresciuto nel vivaio della Roma, aveva disputato qualche partita nel Savoia in B la stagione corsa. Uno dei migliori nel pre-campionato, pur se impiegato in un ruolo non suo, da laterale destro. Grande partita contro il Napoli nel vernissage stagionale alla "Favorita", ottimo inizio di campionato. Gioca le prime tre partite e quando ha la possibilità di giocare al centro del campo incanta. Contro il Giulianova mette davanti al portiere Brienza (che si procura il rigore del 2-0) con un passaggio filtrante in verticale rasoterra degno di altri campionati. Poi, comincia l'incubo. Si fa male e finisce fuori squadra per mesi, rientra e si fa male un'altra volta, mentre il fratellino muore in un incidente stradale. La Roma lo richiama per farlo curare nella sua struttura. E' un patrimonio da tenere stretto. In bocca al lupo. 3 presenze; 225 minuti giocati; 1 sostituzione avuta.

DANIELE DI DONATO
24 anni - Interno - VOTO 7,5

Di Donato non molla mai: fin dall'esordio a Castel di Sangro

Non doveva giocare, alla fine è stato uno dei migliori, uno dei pilastri su cui si è poggiato il monumentale edificio della promozione rosanero. Taciturno, umile, gran lavoratore, è diventato presto uno dei pupilli di Sonzogni. E' stato fortunato, pur se con disgrazie altrui: davanti a lui c'erano Suppa e De Vezze ed entrambi si sono infortunati. Ha preso il posto e non l'ha più lasciato, tanto che quando è tornato, Suppa (uno con 30 partite di A e 180 di B alle spalle) s'è accomodato in panchina. Non è vistoso, ma c'è, sempre. Ha coperto le spalle a Cappioli, s'è spinto poco in avanti, ha corso per sé e per gli altri, quando è stato necessario. Intelligente tatticamente, corretto. Ha capito subito che il suo ruolo in questa squadra era "portare acqua" alle tante stelle e ha eseguito alla perfezione. Dote rara per un mediano s'è fatto ammonire solo 3 volte. Una volta è stato espulso per un discutibile fallo da ultimo uomo. Si è salvato anche quando gli altri sono affondati (a Savoia, a Sassari) grazie all'impegno e alla determinazione feroce. Strepitoso a Viterbo, in casa contro Nocerina e Vis Pesaro, a Benevento con la squadra rimasta in dieci. Non precisissimo nel palleggio, non in possesso di un gran tiro, ma quanti chilometri percorsi a "braccare" gli avversari! Arma perfetta per il pressing, giovane ma già maturo, non è quasi mai sceso sotto la sufficienza. Solo a Messina ha sofferto: Sonzogni gli aveva "affidato" un ispirato Buonocore e lui, non abituato a giocare su un uomo solo, lo ha patito. 32 presenze; 2813 minuti giocati; 1 sostituzione fatta; 3 cartellini gialli; 1 cartellino rosso.

TIZIANO MAGGIOLINI
21 anni - laterale sinistro - VOTO 6

Maggiolini in dribbling contro la Torres

Segna due gol che valgono 6 punti per il Palermo: a Pesaro alla 3ª e contro l'Ascoli, nell'ultima partita. E' la rete che porta i rosanero in serie B. Arriva a stagione iniziata, la società è alla ricerca di esterni di centrocampo, ancora non è stato "reinventato" Brienza. Ha un buon biglietto da visita: 27 partite e 6 gol l'anno scorso alla Lodigiani. Esordisce col botto, con un bel gol, con tocco a scavalcare il portiere in uscita a Pesaro. Ma in quella partita viene anche espulso. Quando rientra mostra i suoi limiti. Sonzogni prova a rimetterlo nell'undici titolare la Torres arretrandolo sulla linea dei difensori, quando si fa male il terzino sinistro Altobelli, ma nella partita contro la Torres non convince il tecnico che lo rimette in panchina. Definitivamente. E' intraprendente, dotato di buona corsa, ha un bel sinistro ma tatticamente è indisciplinato, a volte è un po' confusionario. Perciò Sonzogni decide di ritagliargli il ruolo di riserva che entra a partita iniziata quando la situazione si è fatta difficile. Con le sue accelerazioni è in grado di portare scompiglio nelle formazioni avversarie. La sua è una stagione di alti e bassi: segna contro il Catania in Coppa Italia, ma delude nella partita di campionato successiva, gioca bene a Giulianova al posto di Brienza, è impreciso nei 35 minuti che l'allenatore gli concede contro il Savoia. Nel finale è un po' dimenticato da Sonzogni, non così da Sella che lo fa entrare a Nocera e lo fa giocare dal 1° minuto contro l'Ascoli al posto di Brienza venendone ripagato dal gol-campionato. Ed è un'altra rete tecnicamente non facile. 13 presenze; 564 minuti giocati; 2 gol (più 1 in Coppa Italia); 2 sostituzioni avute; 8 sostituzioni fatte; 3 cartellini gialli; 1 cartellino rosso.

GAETANO MANCINO
19 anni - centrocampista - SENZA VOTO

Per il giovane Mancino esperienza con i "grandi"

Tre scampoli di gara: entra a tempo scaduto all'esordio di Castel di Sangro, contro il Sassari alla "Favorita" gioca 7 minuti al posto di Elia e pochi secondi ad Andria. Ma spesso ha fatto parte della comitiva rosanero e molte volte Sonzogni l'ha portato con sé in panchina. 3 presenze; 9 minuti giocati; 3 sostituzioni fatte

MICHELE SCARINGELLA
33 anni - jolly - VOTO 6

Scaringella in azione con la Lodigiani alla "Favorita"

Sufficienza per l'impegno e la duttilità, ma si capisce perché a Messina l'abbiano lasciato andar via. A 33 anni, sembra aver esaurito il "moto perpetuo" spesso apprezzato in serie C. Arrivato a Palermo come uomo di Sonzogni che, infatti, lo fa giocare volentieri e in diverse posizioni di campo. Gioca da laterale destro in difesa e a centrocampo, oltre che da interno. Quando il Palermo cambia il modulo, giocando con 5 centrocampisti, l'uomo che entra in più è lui. Non fa sfracelli, ma gioca nel periodo peggiore, quando il Palermo ha cominciato la fase discendente. Prima, è per un buon periodo infortunato. Anima e generosità, ma se non avesse sbagliato la ghiotta palla del 3-0 a Fermo, i rosanero non avrebbero sofferto così tanto fino alla fine. 6 presenze; 407 minuti giocati; 3 sostituzioni avute; 2 sostituzioni fatte; 2 cartellini gialli

PASQUALE SUPPA
33 anni - centrocampista - VOTO 6

Suppa nel derby di Coppa a Catania

Umile, determinato, tenace. Uno dei pochi pupilli di Sonzogni che lo perde subito per infortunio ma quando lo ritrova lo fa giocare appena può. Alla 1ª giornata un'entrata "killer" gli procura una frattura alla gamba destra. Salta tutto il girone d'andata, rientra proprio contro il Castel Sangro alla 1ª di ritorno. Qualcuno teme ritorsioni da parte sua, nemmeno l'ombra di tutto ciò, non è il suo stile. Non si giocano 180 partite in B e 30 in A per caso. E' sempre a disposizione del tecnico, non riesce a scalzare Di Donato, più fresco e meglio inserito nei meccanismi della squadra ma quand'è chiamato in causa (due volte parte dall'inizio) risponde sempre con concentrazione, esperienza e rigore tattico. Finisce la stagione atleticamente in crescendo. 12 presenze; 2417 minuti giocati; 2 sostituzioni avute; 8 sostituzioni fatte; 1 cartellino giallo