PERINETTI "STOPPA" IL MERCATO

«DI SONZOGNI E GLI ALTRI SI PARLERA' ALLA FINE»

«Il Palermo deve capire che ci sarà da lottare fino all'ultima giornata. Da qui al 13 maggio sarà un testa a testa con il Messina». Parla il saggio, Giorgio Perinetti, responsabile dell'area tecnica rosanero, alle spalle stagioni importanti in società come Roma e Juventus, ma affezionato a Palermo e al Palermo, tanto da tornarvi dopo una precedente esperienza qualche anno fa. Vale la pena ascoltare quel che ha dire dunque, e tenerlo in considerazione. «D'ora in poi - afferma - ci aspettano sei finali. Bisogna affrontare una partita per volta, senza pensare che possa essere decisiva. A Sassari siamo stati traditi proprio da questo. In molti hanno pensato che vincendo avremmo chiuso il campionato».

Sensi con Perinetti e Francofonte

Foto di Tullio Puglia


Giorgio Perinetti

Foto di Tullio Puglia


«Si saprà solo all'ultima giornata chi andrà in B. A meno che il derby di Messina non finisca in un certo modo». Cioè con una vittoria del Palermo che, a quel punto, non lascerebbe davvero più speranze ai giallorossi: «Quella gara - continua Perinetti - sarà decisiva solo per loro, se vincono ci sarà da lottare fino alla fine, ma se perdono non avranno più chances. Voglio ricordare però che quell'impegno ci sarà solo tra un mese. Prima ci sono Atletico Catania in casa e Fermana in trasferta. A Fermo in particolare sarà un match duro, la squadra marchigiana è la più in forma. Ma contemporaneamente il Messina giocherà a Giulianova, un campo difficilissimo. Sulla carta il nostro calendario è più facile. Loro devono ancora affrontare L'Aquila, Savoia e Avellino, tre squadre in lotta per i play-off». Intanto, c'è una certezza. «Fino a quando non saremo in B non si parlerà più di mercato, la squadra è d'accordo».

«Abbiamo anche sottoscritto il premio promozione (dovrebbe essere di circa due miliardi lordi da dividere fra tutta i giocatori della rosa, ndr). Con Sonzogni ci confronteremo sui programmi, ma non si può parlare adesso: ancora non sappiamo in che campionato giocheremo l'anno prossimo». E' chiuso invece il "caso Palumbo". «Ho parlato con lui in aeroporto mercoledì - spiega il dirigente rosanero -, ha spiegato quel che è successo, credo alla sua buona fede. Ora pensiamo a recuperarlo: con lui, abbiamo fatto dieci punti in quattro partite».

 

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