FURIANI "GREGARIO BUONO"

«STO VICINO A CHI SOFFRE»

Per il "gregario" dovrebbe essere finalmente il momento di diventare protagonista. E' una valida alternativa per due dei tre settori del campo (difesa e centrocampo) ma non ha molte occasioni per giocare dal primo minuto. Domenica questa chances dovrebbe essergli finalmente fornita, così per Filippo Furiani si "aprono le porte" di una maglia da titolare. E' tra i più seri professionisti della rosa, nonostante le poche partite da titolare (tre per l'esattezza) nessuna polemica o dichiarazione fuori posto. E' sempre lì pronto ad allenarsi per farsi trovare pronto. «Se il Palermo è primo in classifica lo deve anche ai "rincalzi" che hanno sempre dato il proprio contributo. Bisogna dare atto all'allenatore e al gruppo. Il Palermo è un "mix" tra anziani e giovani, i secondi, di cui anch'io faccio parte sono "apprendisti" dei primi. E in futuro mi piacerebbe giocare ancora nel Palermo, ho un contratto fino al 2002. Con questa maglia voglio arrivare in B e poi anche in serie A».

Intanto c'è da pensare all'Atletico Catania domenica e a un ruolo da difensore centrale che lui dovrebbe occupare per sostituire Giampietro squalificato. «All'inizio ero scettico su questo ruolo - dice -, mi "vedevo" più centrocampista, ma chissà che non possa diventare proprio il mio ruolo. Anche Giampietro ha iniziato da centrocampista, poi si è trasformato in difensore. Potrei imitarlo, l'età gioca a mio favore». Furiani infatti ha solo 23 anni, è ancora giovane. E' nato in provincia di Perugia e la sua carriera è sempre stata contrassegnata da piccoli passi in avanti. Ha esordito nel Bastia, sua città natale, nel Campionato Nazionale Dilettanti, dopo una stagione è andato a giocare a Fermo, in C2. L'anno successivo ecco la C1, ancora a Fermo, poi a Cosenza, a Pistoia e infine a Palermo dove gioca da due stagioni. L'anno scorso era praticamente titolare (26 presenze, un gol) quest'anno gioca meno. Ma da persona intelligente qual è non lo sentirete lamentare.

Filippo Furiani

Foto di Tullio Puglia

«Mi sento un ragazzo fortunato - dice anzi -, faccio il lavoro più bello, guadagno e sto bene. Non posso dimenticare chi soffre». A Furiani piace aiutare chi non è fortunato come lui. »Incontro volentieri i ragazzi che ne hanno bisogno. Spesso vedo i disabili del Club Mattrel e ogni volta fanno salti di gioia. Mi piace ascoltare le loro storie, puoi anche capire quanto sei fortunato e non ti resta che ringraziare Dio per averti regalato tanta felicità». Tutto quel che lo circonda non fa però dimenticare a Furiani di essere anche un professionista. Quindi… «Come uomo sogno una famiglia con cui vivere tranquillo il più a lungo possibile ma come atleta vorrei giocare in A o in B. Questo traguardo è vicino, non getteremo al vento il campionato. La spunteremo noi contro il Messina, a meno che loro non vincano sempre».