LA GROTTERIA: «I COMPAGNI SONO LA MIA FAMIGLIA.
INSIEME PORTEREMO IL PALERMO IN B»


La Grotteria in dribbling fra due avversari

Foto di Tullio Puglia


Poco più di un mese fa aveva fatto tremare tutta Palermo. “Potrei non tornare più” aveva detto Cristian La Grotteria prima di partire per la sua Argentina a trascorrere le vacanze insieme alla sua famiglia. Quello che ha detto lo pensava, era tentato dalle offerte che gli arrivavano dal campionato cadetto e in quel momento vedeva tutto nero. Poi nella sua mente è tornato anche il “rosa”, grazie a due settimane trascorse a casa, lontano dalle pressioni dal calcio e dai calci dei difensori avversari. «Sono rimasto a Palermo per l’affetto che mi hanno dimostrato i compagni e la gente, ho preferito ricambiare questi sentimenti piuttosto che andare a giocare in serie B. No con Sonzogni non ho mai parlato, perché avrei dovuto farlo lui fa l’allenatore e io il giocatore e quindi penso soltanto a giocare». Il feeling con i compagni, dunque, è stato decisivo per far rientrare “El Caballo” nel recinto.

“Sono la mia famiglia – spiega La Grotteria -. Le persone con cui condividere amarezze e soddisfazioni”. Che l’amicizia sia una componente importante nella vita dell’argentino lo dimostra anche il suo appagamento nel fornire assist ai compagni. Magari qualche volta eccede nei dribbling ma non lo fa per essere egoista. “Dicono che segno poco, ma chi lo ha mai detto che debba fare 25 gol a stagione. Posso fare a meno della soddisfazione personale anche perché mi gratifica ancora di più un servizio vincente per un compagno”. Mentalità da centrocampista, magari da mezzapunta, non certo da centravanti.


La Grotteria braccato sulla linea del fallo laterale

Foto di Tullio Puglia

"Lo sapete io preferisco partire da lontano, tagliare le difese avversarie e fornire assist ai compagni, il tecnico la vede diversamente e io accetto le sue idee”. Questo ed altro pur di andare in B. “Sicuramente. Con la serie C ho chiuso, non ci giocherò mai più. Rimarrò a Palermo perché l’anno prossimo giocheremo in B, non posso deludere i palermitani che mi hanno dimostrato tutto questo affetto e che in cambio meritano qualcosa di importante”. Anche la società vuole fortissimamente la B e per questo sta cercando i rinforzi del caso. “So che potrebbe arrivare un attaccante. Non so se ne abbiamo bisogno: io, Belmonte ed Elia abbiamo garantito un buon numero di gol e adesso c’è pure Herrera. Il Palermo non ha mai avuto problemi a segnare, Cappioli segna con regolarità e anche Bombardini e Brienza possono giocare di punta. Ma se l’allenatore ritiene che sia necessario un attaccante è giusto che la società lo accontenti. Ma chiunque arriva dovrà lottare per una maglia da titolare”.


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