SONZOGNI
FERMATO DAVANTI ALLO SPOGLIATOIO
E SPUNTANO LE LACRIME SUL VISO DEL DURO

Foto
di Tullio
Puglia
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Sonzogni
non è più l'allenatore del Palermo. Ufficialmente,
ha fatto diffondere un comunicato alla società,
in cui ringrazia e ritiene giusto l'esonero. Ma
il modo in cui il divorzio si è consumato sono crude
anche per uno tutto d'un pezzo come l'allenatore
di Zogno ha sempre voluto dare l'impressione di
essere. Ecco il comunicato della società: «Ringrazio
la città di Palermo, la proprietà e la società per
avermi dato l'opportunità di prendere parte a questo
importante progetto, al quale spero di avere partecipato
con dignità e professionalità».
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«Ritengo
opportuna la scelta della società di cambiare guida tecnica,
perché in questo momento il provvedimento può essere utile
al raggiungimento dell'obiettivo della promozione. In
quest'ottica, domenica sera avevo dato la mia disponibilità
a farmi da parte per dare una scossa che a quel punto
mi sembrava necessaria. Auguro alla città, alla società,
alla squadra ed ai tifosi del Palermo il raggiungimento
del traguardo individuato all'inizio della stagione e
spero di aver lasciato in tutte queste componenti un'immagine
positiva di uomo e professionista». Ma la decisione
di "cacciarlo" ha colto di sorpresa sia i giocatori che
lo stesso Sonzogni. Si era preparato martedì per dirigere
l'allenamento, Perinetti l'ha bloccato sulla porta dello
spogliatoio del campo "Tenente Onorato" di Boccadifalco
comunicandogli la decisione di Sensi. Poco dopo, Sonzogni
ha parlato per qualche minuto con la sua ormai ex squadra
e ha lasciato il campo sulla sua Peugeot amaranto. Oltre
a giocatori e tecnico, sorpresi anche i pochi tifosi presenti,
arrivati per contestare e invece divenuti "consolatori"
dell'ex allenatore del Palermo. Col suo consueto stile,
Sonzogni ha sdrammatizzato, dicendo ai tifosi: «Coraggio,
non è mica un funerale...». Sembra che una lacrima
sia apparsa dietro gli inseparabili occhiali scuri.