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FERRI,
LA RISCOSSA DEL GUERRIERO
«DA CENTRALE È UN'ALTRA COSA»
«Quando sono stato messo in discussione e il tecnico
mi ha messo in panchina, non è stato facile. Ma ho continuato
ad allenarmi con impegno per dimostrare il mio valore».
Questo è il momento di Luca Ferri, giovane difensore rosanero,
che ha preso il posto dell'infortunato Chionna facendo
bene la sua parte. Domenica ha contribuito, a Benevento,
a reggere l'urto - 11 contro 10 - degli attaccanti campani.
A Palermo è arrivato con quelle due presenze in serie
A nella Roma di Zeman, ma nonostante questo ha sempre
mantenuto un profilo umile. Anche per questo il giovane
romano ha conquistato subito la fiducia di Sonzogni e
un posto da titolare, da laterale difensivo.
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Foto
di Tullio Puglia
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Foto
di Tullio Puglia
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C'è stata qualche
difficoltà di adattamento in un ruolo che non ha mai ricoperto
e col rientro di Altobelli è andato in panchina. Ma è sempre
la prima scelta difensiva quando c'è da fare qualche cambio.
Domenica, il rilancio da titolare. «Tutto il Palermo
ha giocato una gran partita a Benevento - dice -. Luca Aprile
non poteva fare altro perché la difesa era salita e lui
doveva in qualche modo rimediare. Anche in inferiorità numerica,
comunque, abbiamo continuato a fare il nostro gioco. Abbiamo
segnato e poi abbiamo difeso molto bene il gol». E'
un ragazzo taciturno e schivo, ma in campo sa farsi rispettare.
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«Ho
sempre giocato da centrale difensivo, fin da bambino: è il mio
ruolo naturale e penso che si veda la differenza, rispetto a quando
gioco da esterno. In difesa comunque c'è una buona intesa e tutti
abbiamo risposto bene». «La partita con la Viterbese
sarà dura - continua Ferri -, i nostri avversari verranno a Palermo
a difendersi, puntando sul contropiede. Dobbiamo cercare di sbloccare
il risultato nel più breve tempo possibile, costringendoli così
a scoprirsi». Anche Ferri batte sul tasto del pubblico finora
scarso visto alla Favorita. «Sarebbe bello avere una cornice
di pubblico più numerosa, più adatta alla posizione che occupiamo
in classifica». E sulla più immediata inseguitrice? «Il
Savoia va rispettato, reduce com'è da 5 vittorie consecutive,
ma noi siamo il Palermo e dobbiamo pensare solo al nostro cammino.
Alla fine vedremo chi è il più forte».
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