LE ORIGINI


Non ci sono certezze sulla vera origine del Palermo. Ci sono infatti almeno due versioni contrastanti. La prima vuole che i marinai dei mercantili inglesi trascorressero il proprio tempo libero in città giocando a pallone. La pratica del «football» incuriosì i palermitani e grazie al console Giuseppe Whitaker nel 1898 venne fondato l’Anglo Panormitan Foot Ball Club. Il presidente è lo stesso Whitaker, tra i soci fondatori ci sono Norman, Pen, Olsen, l’allenatore Blake, l’arbitro sociale Woodrow e i palermitani Majo, Cafiero, Anzon, Macaluso, i fratelli Pojero e Crescimanno, il conte Airoldi. I colori sociali sono rossoblù, l’anno dopo diverranno rosanero. Nel 1899 dalla denominazione sociale sparisce «Anglo» e la dicitura si trasforma in «Palermo Foot Ball and Cricket Club». Si narra che i colori sociali si siano trasformati in rosanero per colpa di un lavaggio sbagliato che ha fatto scolorire le maglie rossoblù; un documento del 1905 attesta invece che i colori furono cambiati perché il rosa e il nero erano colori dell’«amaro e del dolce». Il primo trofeo vinto dalla neonata società è la Coppa Whitaker nel 1905 contro il Messina (due vittorie su tre partite).

Ma c’è anche un’altra versione della storia. Secondo alcuni articoli del Giornale di Sicilia del 1900, il Palermo è stato fondato il 1° novembre di quell’anno, si chiamava «Anglo Palermitan Athletic and Foot-ball» e presidente era Edward De Garston, vice console d’Inghilterra a Palermo, spinto dall’amico Ignazio Majo Pagano, che era rimasto affascinato dal football conosciuto a Londra. Sede dell’associazione era Villa Carini, in via Notarbartolo, dalle parti del Giardino Inglese. Whitaker sarebbe entrato in scena solo nel 1903, quando sarebbe stato proclamato presidente onorario del Palermo nella sala da tè del signor Herman Von Pernull.